lunedì 23 giugno 2008

I soldi per il crollo dell'Itria

PIAZZA ARMERINA. Sono 495 mila gli euro impegnati dalle casse comunali per il crollo della chiesa d’Itria, 288 mila le somme già liquidate per gli interventi successivi all’emergenza. Inviata al Dipartimento regionale di Protezione civile la relazione tecnica redatta dal capo della Protezione civile armerina, Walter Procaccianti. Una relazione accompagnata da una nota del commissario straordinario Nunzio Crimi nella quale si chiede ai vertici regionali della protezione civile di “finanziare quanto già sostenuto economicamente” dalle casse comunali. Ma anche la richiesta di “concordare” un piano di monitoraggio, salvaguardia e recupero delle aree oggetto di calamità. “Instabilità dell’area attorno alla chiesa d’Itria dovuta all'etereogenità del terreno sotto gli edifici”, scrive Procaccianti, citando le relazioni dei consulenti e le indagini geofisiche e geodiagnostiche condotte sul versante del quartiere Canali coinvolto dal dissesto. Tutti i fabbricati hanno visto nel tempo aggravarsi lo stato fessurativo della muratura portante perchè costruiti sulle pareti laterali di un impluvio naturale, un bacino di raccolta di acque piovane. Presente anche una falda acquifera sottostante il quartiere. Già liquidati 14.990 euro alla ditta Spitale per lo sgombero delle macerie e primi lavori edili, 120 mila euro alla Bruno Restauri per la messa in sicurezza della chiesa, 84 mila euro all’hotel Villa Romana per l’assistenza alle 13 famiglie sfollate dalle rispettive abitazioni, 12 mila euro alla ditta Lo Presti per i lavori edili di via Cannizzo, 6.880 euro all’Anta per la sorveglianza dei luoghi, circa 2.500 euro per vitto e carburante volontari, e 6 mila euro per il ripristino delle linee elettriche alla ditta Luxor. Pagati anche 41 mila euro ai proprietari di alcuni immobili concessi in affitto, a carico delle casse comunali, alle famiglie evacuate. Ancora da liquidare, invece, ma si tratta di somme già impegnate, 10 mila euro a testa per le consulenze dell’ingegnere Sebastiano Lantieri, del geologo Salvo Sinagra e dell’ingegnere Arcangelo Grillo, 45 mila euro circa per le indagini geodiagnostiche e le misurazioni inclinometriche effettuate dalla ditta Georas, 7.735 euro per le indagini geofisiche condotte dalla ditta Soil Test – Medit.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo