giovedì 4 agosto 2011

Piazza Armerina. Il 64,91 per cento delle strisce gialle per i disabili occupate abusivamente

C’è chi lo occupa per vendervi la frutta, chi per andare a prendere il caffè o comprare un pacco di sigarette. Chi semplicemente perché non ha rispetto per chi è più sfortunato. Fatto sta che il 64,91 per cento dei parcheggi gialli riservati ai disabili risulta occupato abusivamente nella città dei mosaici, mentre solo tre portatori di handicap su dieci riescono a trovare libera l’area di sosta. Questo quanto emerge dal Censimento sugli stalli riservati ai disabili effettuato dall’Aias, l’associazione italiani spastici, attraverso il lavoro di verifica effettuato dai suoi volontari sulle 54 strisce gialle attualmente esistenti nel centro urbano. I volontari, Stefania Nicolaci, Mariangela Ingrassia, Veronica Naso e Giovanna Paternò, hanno passato al setaccio tutti i 54 posteggi riservati ai disabili, effettuando 106 controlli a sorpresa, diversificati nel tempo. Il risultato è abbastanza deludente e allarmante: solo il 35,09 per cento delle strisce gialle è risultato occupato da un disabile, mentre il 64,91 si è presentato occupato in modo abusivo da persone senza handicap. I dati statistici, rispetto all’anno precedente, in realtà, mostrerebbero un leggero segnale di miglioramento. Nel 2010 gli stalli “gialli” erano solo 38, 16 in meno, ed era il 69,94 per cento ad essere occupato abusivamente. Il numero dei posti riservati a chi è più sfortunato aumenta, le occupazioni abusive, quindi, diminuiscono leggermente. “Ma gli stalli in più sono stati introdotti sul centro urbano spesso senza una logica”, spiega Lorenzo Naso, presidente dell’Aias, da anni impegnato con la sua squadra di volontari a mostrare alla maggioranza distratta le difficoltà quotidiane di una minoranza spesso dimenticata. Stalli gialli collocati davanti all’uscita di un altro parcheggio, come in via Carducci, alcuni realizzati inizialmente male, come in piazza Falcone Borsellino, altri senza segnaletica verticale o con la segnaletica delle strisce blu a pagamento, come a Piano Calarco. “Positivo un numero maggiore di strisce gialle, ma vanno realizzate nei posti giusti”, dice Naso. Senza un giro di vite duro e costante contro l’occupazione abusiva di questi spazi di civiltà da parte dei vigili urbani il fenomeno è destinato a perdurare. Ne sono convinti dall’Aias. L’associazione si aspetta che gli impegni assunti in passato dal sindaco Carmelo Nigrelli e dal Comando della Polizia municipale vengano rispettati. E soprattutto che la generalizzata occupazione abusiva degli stalli possa essere combattuta con il pugno duro, a colpi di multe, rimozione forzata e sottrazione dei punti della patente. A giorni dovrebbe essere definita la data di un incontro tra lo staff dell’Aias, il sindaco Nigrelli e il comandante della Polizia municipale, Paolo Gabrieli. L’associazione sottoporrà alle istituzioni il risultato del censimento, pretendendo impegni precisi sulle tappe di attuazione del giro di vite più volte annunciato, ma mai attuato, a tutela dei disabili. (Giornale di Sicilia - Edizione del 29 luglio 2011)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo