sabato 20 settembre 2014

Piazza. Terremoto in casa Psi, consiglieri e direttivo lasciano: "Non accettiamo bavagli" La polemica contro Venturino: "Non ci rappresenta""

Alessia Di Giorgio
Le tre consigliere comunali Alessia Di Giorgio, Rosa Betto e Ivana Terranova, alla luce delle dichiarazioni apparse sulla stampa da parte del neo commissario del PSI Antonio Venturino e del commissariamento della sezione di Piazza Armerina Placido Rizzotto dichiarano quanto segue: "Confermiamo la nostra fiducia al sindaco Filippo Miroddi e rifuggiamo contestualmente qualsiasi tipo di bavaglio politico imposto dall'alto. Va ribadito che non ci sentiamo minimamente rappresentate dall'onorevole Venturino e che subiamo un commissariamento ingiusto, frutto di logiche politiche e di potere obsoleti, che non ci appartengono.
Questo gruppo che noi rappresentiamo è costituito da donne e uomini liberi; proprio per questo motivo, ritorniamo a pensare da persone libere coerentemente con i principi politici che hanno decretato il successo del sindaco Miroddi.
Ivana Terranova


Rosa Betto

L'azione conseguenziale a questa crisi di partito subita, e da noi non condivisa, determina il ritorno nella lista MIRODDI SINDACO, culla primordiale del percorso politico-amministrativo iniziato nel 2013. Le tre consigliere, unitamente all'ex direttivo del PSI, Andrea Lombardo e Roberto Mascerà, riconoscono come unico punto di riferimento politico il proprio sindaco Filippo Miroddi, che oltre ad essere il primo cittadino, è l'unico leader indiscusso di questo gruppo.
Il Sindaco aggiunge: "Sin dalla campagna elettorale 2013 ho fatto un appello a tutti i cittadini di "buona volontà", affinchè insieme a me si rimboccassero le maniche per lavorare uniti al cambiamento radicale di questa città . L'appello è ancora valido ma voglio le mani libere, per poter continuare a rompere tutti quegli schemi di potere e quelle trasversalità politiche che ancora oggi sono radicate e quotidianamente ostacolano il mio operato. Mi sento di far mia una frase efficace di Renzi: "Sono in grado di trattare con tutti, ma non accetto ricatti da nessuno!" . Pertanto, non accetterò compromessi e dictat da parte di nessuno, infatti anche la scelta referendaria di aderirre al libero consorzio di Catania, ha sicuramente rafforzato la certezza di autonomia politica, condizione indispensabile per lo sviluppo del nostro territorio

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